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Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza. Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient’altro che una storia fittizia. Lo dice Littré, lui non sbaglia mai. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi. È dall’altra parte della vita

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Anzitutto, ben tornato, cominciavo a sentire la mancanza della sua compagnia. Anch'io ho trovato fantastico "Viaggio al termine della notte" e tra le tante pagine indimenticabili mi è rimasta impressa la lettera scritta da Bardamu a Molly, l'infermiera con cui aveva avuto una relazione durante il suo soggiorno negli Stati Uniti. "Buona, ammirevole Molly, vorrei, se può ancora leggermi, da un posto che non conosco, che lei sapesse che non sono cambiato per lei, che l'amo ancora e sempre, a modo mio, che lei può venire qui quando vuole a dividere il mio pane e il mio destino furtivo.

Se lei non è più bella, ebbene tanto peggio! Ci arrangeremo!

Ho conservato tanto della sua bellezza in me, così viva, così calda che ne ho ancora per tutti e due e per me almeno vent'anni ancora, il tempo di arrivare alla fine.

Per lasciarla mi ci è voluta proprio della follia, della specie più brutta e fredda. Comunque, ho difeso la mia anima fino ad oggi e se la morte, domani, venisse a prendermi, non sarei, ne sono certo, mai tanto freddo, cialtrone, volgare come gli altri, per quel tanto di gentilezza e di sogno che Molly mi ha regalato nel corso di qualche mese d'America". Mi è sempre piaciuta, ma non capivo il perché . Dopo aver letto il suo racconto, forse l'ho capito: la rappresentazione di un amore, profondo, totale e passionale, in forma sobria, senza esibizione, a ciglio asciutto (copyright Indro Montanelli, salvo errore). Non si faccia desiderare e continui a farsi sentire.

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