La suspense di quelle storie era intollerabile, il fascino di quella figura mascherata di nero era irresistibile. E poi faceva paura. D'altra parte, avevo 10 anni...
Lasciare fuori il maestro dal corriere è stata una bestialità imperdonabile. Cazzullo, Mereghetti, Ualter Veltroni una noia mortale. Grazie maestro a presto, spero.
Pizzulianamente parlando, tutto molto bello. Merita però una citazione anche Gino Sansoni, editore, per modo di dire, e marito, sempre per modo di dire, di Angela Giussani. Il personaggio dell’ispettore Ginko prende il nome proprio da lui, Gino con una K in mezzo, e ha sempre una cravatta rossa e nera in onore del tifo scatenato di Gino Sansoni per il Milan.
Sono convinto che Sansoni, per tutto quello che ha fatto e per come lo ha fatto, sarebbe un personaggio perfetto per un pezzo del Joker. In altra sede io ho cercato di raccontarlo, ma il Joker sarebbe un’altra cosa. Ubi maior minor cessat.
Bellissimo pezzo...mi fa volare nel passato! Io riconordavo le storie guardando le immagini delle donne dietro e le rileggevo di continuo. Sono partita dagli ultimi Diabolik più sofisticati con copertina lucida e ho riletto tutti dall'inizio nelle ristampe (con il nuovo costo appiccicato sopra a lettere cubitali). L'intervista ad Eva Kant ha fatto brillare garbatamente il suo allure. Che invidia questo amore.
“Molto interessante, da visitare”: oggi il Nostro Joker si aggiudica il fondino verde pieno che classificava le località meritevoli nelle cartine stradali 1:200 mila del Touring Club Italiano diffusissime negli anni Sessanta.
Varrebbero il viaggio anche soltanto due considerazioni: quella su Gianrico Carofiglio: “…uguale spiccicato a King e, se si facesse crescere i capelli, al Mefisto di Tex”; e quest’altra: “…ho sempre pensato che Milano non ci ha guadagnato passando negli anni dall’essere la città delle sorelle Giussani ad essere la città di don Giussani”.
Lasciare fuori il maestro dal corriere è stata una bestialità imperdonabile. Cazzullo, Mereghetti, Ualter Veltroni una noia mortale. Grazie maestro a presto, spero.
Pizzulianamente parlando, tutto molto bello. Merita però una citazione anche Gino Sansoni, editore, per modo di dire, e marito, sempre per modo di dire, di Angela Giussani. Il personaggio dell’ispettore Ginko prende il nome proprio da lui, Gino con una K in mezzo, e ha sempre una cravatta rossa e nera in onore del tifo scatenato di Gino Sansoni per il Milan.
Sono convinto che Sansoni, per tutto quello che ha fatto e per come lo ha fatto, sarebbe un personaggio perfetto per un pezzo del Joker. In altra sede io ho cercato di raccontarlo, ma il Joker sarebbe un’altra cosa. Ubi maior minor cessat.
Bellissimo pezzo...mi fa volare nel passato! Io riconordavo le storie guardando le immagini delle donne dietro e le rileggevo di continuo. Sono partita dagli ultimi Diabolik più sofisticati con copertina lucida e ho riletto tutti dall'inizio nelle ristampe (con il nuovo costo appiccicato sopra a lettere cubitali). L'intervista ad Eva Kant ha fatto brillare garbatamente il suo allure. Che invidia questo amore.
“Molto interessante, da visitare”: oggi il Nostro Joker si aggiudica il fondino verde pieno che classificava le località meritevoli nelle cartine stradali 1:200 mila del Touring Club Italiano diffusissime negli anni Sessanta.
Varrebbero il viaggio anche soltanto due considerazioni: quella su Gianrico Carofiglio: “…uguale spiccicato a King e, se si facesse crescere i capelli, al Mefisto di Tex”; e quest’altra: “…ho sempre pensato che Milano non ci ha guadagnato passando negli anni dall’essere la città delle sorelle Giussani ad essere la città di don Giussani”.
“Corna di mille alci!”.
Manca una citazione a Dorellik. Nel suo genere magistrale
Grandissima intervista!